Ogni caso di presunta malasanità che viene sottoposto all'attenzione dei professionisti dello SPORTELLO NAZIONALE MALASANITÀ, per poter essere accettato, deve ricevere una duplice analisi: giuridica da parte dei legali, medica da parte del medico specialista nell'area della medicina che afferisce al caso e del medico-legale.
Lo SPORTELLO, infatti, non instaura azioni relative a pregiudizi futili, non supportate da un adeguato vaglio medico-legale o con finalità meramente speculative
Il primo passo è rappresentato dall'acquisizione di
una ricostruzione della vicenda, nella quale l’interessato o i suoi
congiunti “raccontano” cosa è accaduto e descrivono le proprie perplessità in
proposito e dall'acquisizione di copia di tutta la documentazione
(medica e non medica) relativa alla vicenda ed utile alla valutazione.
La ricostruzione della vicenda è fondamentale, in quanto dalle cartelle
cliniche, spesso, non traspare il reale svolgimento dei fatti ed i parenti o la
vittima possono ricordare episodi o circostanze molto utili per la
ricostruzione dell'intera vicenda.
La documentazione fondamentale per il parere medico legale è composta da:
– cartelle cliniche;
– certificati, referti, annotazioni e lettere di dimissioni;
– lastre, radiografie, ecografie, ecc.;
– prescrizioni di medicinali e ricette mediche;
– fotografie o video di eventuali ferite o cicatrici;
– certificazioni di spese mediche sostenute;
Possono essere utili anche eventuali contratti di assicurazione sanitaria.
Copia della cartella clinica deve essere richiesta alla Struttura che ha avuto in cura il Paziente e deve essere rilasciata entro pochi giorni (7 secondo la L. 08 marzo 2017 n. 24) dietro rimborso delle sole spese di copia e senza limiti di tempo per le strutture pubbliche (dieci anni per le private).
In genere non sorgono mai problemi per il rilascio; quando, invece, sorgono la richiesta può essere inviata direttamente dai legali dello SPORTELLO.